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Title: Venezia - Code: U7H3V1
Contest: Venice / 2011
By: D. Cannatella / S. Sposito

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Votes:

BJARKE INGELS7
NERI OXMAN6
ELENA MANFERDINI4
MARIA LUDOVICA TRAMONTIN3
BOSTJAN VUGA4


4.8

Venezia

 

Venezia sta per morire. Che sia per lo sprofondamento nella laguna o per l’abbandono da parte dei suoi cittadini, sembra che la città storica sia destinata ad avere un futuro breve. Ma se da una parte sono stati presi provvedimenti per evitare lo sprofondamento dell’isola – il criticatissimo MOSE su tutti, inserito in un complesso di interventi volti alla salvaguardia della laguna – dall’altra, invece, le azioni e le scelte intraprese non sembrano adatte ad arrestare l’emorragia iniziata negli anni cinquanta e che ha visto la perdita dei due terzi della popolazione da parte della città: i maggiori interventi per la creazione di aree residenziali sono localizzati sulla terraferma, inoltre è prevista la creazione della Sublagunare, una via di comunicazione che collegherebbe l’aeroporto Marco Polo a Murano e Venezia accorciando di dieci minuti i tempi di spostamento dalla terraferma all’isola, probabilmente a vantaggio più dei turisti che dei cittadini.

Insomma, sembra che la città non voglia i suoi abitanti, ma abbia bisogno solo di city users temporanei, che si muovano il più velocemente possibile per lasciar spazio ad altri city users in un ciclo senza fine.

È in questo contesto che nasce l’idea di progetto, composta da tre parti differenti:

La prima parte vede un percorso ciclopedonale che unisce l’aeroporto a Murano e Venezia, base per uno “slow trip” attraverso la laguna. Il percorso permette a chi lo desidera di raggiungere la città storica in una maniera completamente diversa e nuova, praticamente camminando sull’acqua, alla riscoperta dei paesaggi lagunari e degli elementi fondamentali dell’ecosistema lagunare. Il percorso cammina prevalentemente sulle acque basse della laguna, sopra le quali può permettersi di variare in altezza e sezione, creando così spazi attrezzati nei quali inserire attrezzature, punti di ristoro, panchine, aree per la sosta e per l’affitto delle biciclette. In alcuni punti può estendersi verso aree dalla forte naturalità e di valenza paesaggistica.

Attorno ad esso si sviluppa una griglia di nuovi insediamenti, composta da una serie di piastre leggere, rialzate e semisommerse, ancorate al fondale mediante pali; lungo bordi delle piastre sono agganciati edifici flottanti. Un sistema del genere permette di risentire in maniera minore dell’effetto dell’acqua alta. Le piastre possono essere di carattere prevalentemente residenziale, ma anche di carattere agricolo o energetico, in concordanza all’espressa volontà di insediare nel territorio veneziano impianti per la produzione di energia dalla biomassa delle alghe. La forma delle piastre consente di creare un canale interno eventualmente navigabile. Il sistema è riproponibile in tutte le aree dal fondale basso della laguna.

La terza parte prevede un lavoro sui margini, che attualmente si presentano come elementi di cesura con l’ambiente circostante. La creazione di margini più morbidi consente una riconnessione paesaggistica della città con l’ecosistema lagunare, la dilatazione degli attuali bordi in nuove aree verdi, dai differenti pattern, che gradualmente si ricongiungono al paesaggio acquatico, la percorribilità pedonale della laguna attraverso passerelle di legno.

 

 

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Title: Venezia

Time: 6 giugno 2011
Category: Venice
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Tags: Cannatella , Italy , Lombardy , Marco Polo , Milan , Piastre , Puglia , Sposito , Venezia , Venice