Fabbricare Fiducia_Architettura #82 | Anomala normalità | Erica Scalcione e Fabrizio Chella (Zedaplus Architetti)
Come immagini il mondo dell’architettura e la sua professione dopo l’attuale crisi virale?
Senza alcun dubbio stiamo vivendo un momento storico caratterizzato da una duplice crisi di dimensioni planetarie: cambiamento climatico e pandemia da COVID-19. Le due crisi sono legate fra loro, anche se per molte persone sono percepite in maniera differente, forse perché si crede che di inquinamento non si possa morire. Ma di inquinamento si muore eccome! Solo in Cina si contano circa 1 milione di morti ogni anno, causate da malattie cardio-respiratorie provocate dalle sostanze inquinanti presenti nell’aria. Le restrizioni imposte (limitazione del traffico, chiusura delle istituzioni pubbliche, sospensione delle linee produttive aziendali), per contenere la diffusione del virus hanno fatto registrare una significativa riduzione delle emissioni di CO2 nell’aria, consegnandoci un mondo “più pulito”. E se fosse l’essere umano il vero virus e la pandemia rappresentasse una reazione della terra per eliminare la minaccia?
Dopo questo “caos pandemico”, l’architettura deve rivedere le proprie priorità e soluzioni. Sostenibilità? Resilienza? Design adattivo? O meglio, design post-pandemic? Basta chiacchiere! Non è il momento di coniare nuovi aggettivi e paroloni autoreferenziali. Quindi, CHE FARE? È necessario, in questo momento, pensare a nuove strategie d’intervento affinché l’architettura possa curare le ferite che questo periodo sta creando. Gli edifici sono responsabili del 36% delle emissioni, del 40% del consumo di energia, del 21% del consumo di acqua: il settore delle costruzioni è determinante nella lotta al contrasto della crisi climatica! Inoltre, anziché parlare di come far ripartire l’attuale modello di economia (una delle cause di questa duplice crisi) è arrivato il momento di ripensare l’idea stessa di economia. Nulla deve essere più come prima! Lo stile di vita dell’uomo è la prima cosa da ripensare per migliorare la nostra salute e quella del pianeta. In questi giorni stiamo anche osservando gli spazi urbani da nuove prospettive, dove i suoni della natura, gli odori, la luce naturale sono (ri)diventati elementi cardine di una città che non è più la stessa; una città che si è ripresa con forza il volume vuoto, naturale, fatto di luce, aria e sole. Allora perché non ripartiamo dalle città? Abbiamo bisogno di un nuovo modello socio-economico -più sostenibile- dove infrastrutture verdi o architetture climatiche sono solo alcune delle tematiche che possono definire la nuova città, ristabilendo quel legame fisiologico tra l’uomo e lo spazio, naturale e costruito, oggi perduto. Abbiamo bisogno di estendere gli spazi di vita ad altre dimensioni come quella del volume vuoto dello spazio naturale, volume fatto di percezioni e sensazioni in grado di immergere il corpo in un percorso fisiologico, di architetture che rappresentino la vista sensoriale dello spazio che travalica dal reale all’ideale.
ZEDAPLUS architetti è una società di progettazione architettonica con sede a Pescara che mette al centro del proprio lavoro i temi della sostenibilità climatica come interazione “fisica” tra l’uomo, lo spazio abitato e l’ambiente naturale. È specializzata nel lighting design elaborando progetti che rispondono ad esigenze funzionali, sostenibili e fisiologiche. Le attività di progettazione e ricerca muovono dalla scala urbana all’edificio, dal componente tecnologico al design e, pur essendo incentrati sull’architettura, i progetti spaziano dalle consulenze in materia energetica ed in particolare al progetto della luce naturale negli spazi abitati, alla graphic design, all’interior design. Un’intensa attività di ricerca porla lo studio a partecipare come relatori a congressi di architettura sia nazionali che internazionali, a mostre e alla ricerca applicata, come dimostrato dalle pubblicazioni redatte e dai diversi brevetti di proprietà dello studio.
Fabrizio Chella – Erica Scalcione
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Title: Fabbricare Fiducia_Architettura #82 | Anomala normalità | Erica Scalcione e Fabrizio Chella (Zedaplus Architetti)
Time: 24 aprile 2020
Category: Article
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